Tra due settimane

     


Le carte che seguono si basano sul modello GFS a lunga scadenza e devono essere valutate come indicazioni di tendenza e non come puntuali previsioni giorno per giorno, o addirittura, ora per ora

(vedi anche questo contributo).

 

 

Nei primi due quadri compaiono le previsioni per le precipitazioni: sono forse i quadri meno attendibili, perché a due settimane di distanza le cose possono cambiare di molto (e quasi sempre succede così!).

 


 

Nei due quadri sottostanti compare il geopotenziale a 850 hPa e la temperatura sempre a quella quota (approssimativamente 1500 metri). La temperatura a 1500 m è collegata a quella al suolo. Tanto più il colore tende all'arancio-rosso, tanto più la temperatura è alta. Dal giallo al verde invece ci sono temperature via via più basse. Molto freddo se, d'inverno, compare il celeste o, addirittura, il blu, rarissimo sull'Italia. D'estate è molto caldo se sulla regione di interesse compaiono tonalità sempre più verso il rosso; il colore fucsia sta ad indicare temperature molto alte; qualche volta è presente sull'Italia meridionale.

 

 

Quadri dei geopotenziali a 500 hPa (circa 5500 m di quota) e della pressione al suolo. Sono i quadri più importanti, ma sono di difficile interpretazione per i non esperti. In linea di principio, una colorazione verde sta ad indicare maltempo pronunciato, ma questo può esserci anche con altre colorazioni. Tanto più il colore va dal rosso-arancio al giallo via via più pronunciato, tanto più la pressione in quota diminuisce e quindi il tempo tende al perturbato.

 

 

Quadri della nuvolosità: tanto più il colore è scuro tanto più il cielo è sereno, tanto più è chiaro tanto più è coperto. Sono comunque quadri di scarso interesse pratico, perché soggetti a grandi cambiamenti. A due settimane di distanza, possono, al massimo, a servire ad individuare le grandi perturbazioni, individuabili con vaste aree di colorazione più chiara.

 

 

Quadri delle temperature minime e massime